Sport e Fisco: chiarimenti ufficiali su compensi, premi e IRAP per il lavoro sportivo dilettantistico
Il mondo dello sport dilettantistico continua a fare i conti con le novità introdotte dal D.Lgs. 36/2021, la riforma che ha ridisegnato il quadro normativo per associazioni, società sportive e lavoratori del settore. Per fare chiarezza, il CONI ha presentato un’istanza di consulenza giuridica all’Agenzia delle Entrate, che ha risposto con una serie di precisazioni utili per la corretta gestione fiscale.
Le indicazioni, diffuse attraverso la Nota informativa n. 1/2025 del CONI, affrontano i punti più delicati legati alla determinazione dei redditi, all’applicazione delle ritenute e all’imponibile IRAP.
Compensi sportivi dilettantistici: esenzione fino a 15.000 euro
L’Agenzia ha chiarito che i compensi percepiti da lavoratori sportivi nell’ambito dilettantistico non costituiscono base imponibile fino alla soglia di 15.000 euro annui.
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Sotto questa soglia, non si applica la ritenuta d’acconto.
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Oltre i 15.000 euro, invece, le somme eccedenti diventano imponibili e devono essere regolarmente dichiarate.
Esempio pratico:
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Compensi annui percepiti: 40.000 euro
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Quota esente: 15.000 euro
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Imponibile da dichiarare: 25.000 euro
Regime forfettario e cause ostative
Per chi aderisce al regime forfettario (L. 190/2014), la base imponibile si calcola considerando esclusivamente i compensi eccedenti i 15.000 euro.
Inoltre, l’Agenzia ha specificato che, ai fini della verifica delle cause ostative per l’accesso al regime, rilevano solo i redditi derivanti da rapporti di lavoro sportivo avviati dal 1° luglio 2023, data di entrata in vigore della nuova disciplina introdotta dal D.Lgs. 36/21.
Premi: nuove regole di tassazione
Un tema particolarmente delicato riguarda i premi erogati ad atleti e tecnici, per i quali l’Agenzia ha fissato criteri distinti:
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Premi da contratti di lavoro sportivo:
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Non sono qualificabili come “premi” ma come parte variabile della retribuzione, legata ai risultati sportivi.
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Devono quindi essere assoggettati a tassazione ordinaria.
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Premi corrisposti da società sportive:
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Rientrano nei compensi imponibili e possono essere soggetti a ritenuta a titolo di imposta.
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Premi erogati dalle Federazioni ad atleti e tecnici delle nazionali:
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Sono considerati redditi imponibili e devono essere dichiarati.
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IRAP: obblighi per compensi sopra gli 85.000 euro
Un ulteriore chiarimento riguarda la determinazione dell’imponibile IRAP:
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Se i compensi annui superano 85.000 euro, scatta l’obbligo di calcolare la relativa base imponibile IRAP.
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La verifica si applica al singolo esercizio e tiene conto di tutti i compensi effettivamente percepiti.
Un passo avanti per la chiarezza fiscale nello sport
Le precisazioni dell’Agenzia delle Entrate rappresentano un passo importante per risolvere i dubbi interpretativi che negli ultimi mesi hanno interessato federazioni, associazioni e lavoratori sportivi.
Il CONI, diffondendo queste informazioni, intende fornire un supporto concreto agli organismi sportivi per garantire una gestione trasparente e conforme delle risorse economiche.
A cura del
CENTRO STUDI E.S.S.E.