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Nuova fiscalità per il Terzo Settore: si parte il 1° gennaio 2026

Con l’approvazione del Decreto Legge 17 giugno 2025, n. 84 (“Disposizioni urgenti in materia fiscale”), è ufficiale: il nuovo regime fiscale previsto dal Codice del Terzo Settore (D.Lgs. 117/2017) entrerà in vigore dal periodo d’imposta successivo al 31 dicembre 2025, quindi a partire dal 1° gennaio 2026.

🟢 Il via libera dell’Europa

A sbloccare definitivamente la situazione è stata la cosiddetta “comfort letter” della Commissione Europea, che ha riconosciuto la compatibilità del sistema fiscale ETS con le regole europee sugli aiuti di Stato.

Questo ha consentito al Governo italiano di eliminare dal Codice del Terzo Settore il riferimento all’autorizzazione UE, chiarendo così la data di partenza.

⚠️ Eccezione: i titoli di solidarietà

Resta ancora in sospeso l’art. 77 del CTS, relativo ai “titoli di solidarietà”, per i quali serve ancora l’autorizzazione formale da parte della Commissione europea. Il decreto ha lasciato questa previsione in sospeso (art. 8, comma 1, lett. a).

🧩 Imprese sociali: cosa cambia?

Il decreto interviene anche sul D.Lgs. 112/2017, che disciplina le imprese sociali.

Restano da autorizzare a livello europeo:

  • Le misure per facilitare l’accesso al capitale di rischio (art. 18, commi 3, 4 e 5);

  • Il Fondo per la promozione e lo sviluppo delle imprese sociali (art. 16).

Anche per le imprese sociali, al netto di queste eccezioni, il nuovo impianto fiscale diventa pienamente operativo dal 2026 (art. 14 del Decreto Fiscale).