Pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 288 del 12 dicembre 2025, il Decreto legislativo 4 dicembre 2025, n. 186 introduce importanti novità fiscali e amministrative per il mondo del Terzo Settore, dello sport dilettantistico e per la disciplina dell’IVA.
Il provvedimento — entrato in vigore il 13 dicembre 2025 — dà attuazione alla Legge delega fiscale n. 111/2023, rappresentando un tassello decisivo nella riforma della fiscalità per enti non profit e associazioni.
Il D.Lgs. 186/2025 ha un obiettivo chiaro: armonizzare e semplificare le norme fiscali che regolano gli enti associativi, gli enti del Terzo Settore e le organizzazioni sportive dilettantistiche, allineandole ai principi dell’Unione Europea.
Le misure introdotte mirano a garantire maggiore certezza del diritto, ridurre la burocrazia e assicurare un trattamento fiscale omogeneo a realtà che, pur diverse, condividono finalità sociali e di interesse collettivo.
🧾 TERZO SETTORE
🔹 Proroga al 2036 del regime di esclusione IVA
La novità più significativa riguarda la proroga al 2036 del regime di esclusione IVA per gli enti associativi non commerciali, tra cui APS, ODV, associazioni culturali e sportive dilettantistiche.
La misura, contenuta nell’articolo 1 del decreto, sospende di fatto l’applicazione della nuova disciplina IVA europea (che avrebbe dovuto entrare in vigore dal 1° gennaio 2026), rinviando di dieci anni l’obbligo di passare dal regime di “esclusione” a quello di “esenzione”.
📌 Cosa significa concretamente:
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Le operazioni rese dagli enti nei confronti dei propri soci continueranno a restare fuori campo IVA.
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Non sarà necessario aprire partita IVA o adempiere agli obblighi connessi.
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Si garantisce continuità operativa alle associazioni di piccole dimensioni e alle reti territoriali che si reggono sul volontariato.
Il Governo ha motivato la proroga come una misura di “tutela della missione sociale e di semplificazione amministrativa”, riconoscendo la specificità del settore e la sua rilevanza per la coesione sociale.
🔹 Regime forfetario agevolato per APS e ODV
Il decreto interviene anche sui regimi contabili e fiscali agevolati per Organizzazioni di Volontariato (ODV) e Associazioni di Promozione Sociale (APS).
La soglia di ricavi per l’accesso al regime forfetario semplificato è stata innalzata da 50.000 € a 85.000 € annui, allineandola al limite previsto per i lavoratori autonomi e microimprese.
Questa misura:
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favorisce la stabilità economica degli enti di piccole dimensioni;
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riduce il peso della contabilità ordinaria;
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incoraggia la regolarizzazione fiscale e la permanenza nel RUNTS.
🔹 Nuovo art. 79-bis del Codice del Terzo Settore
Plusvalenze e beni strumentali
Un’importante innovazione è l’introduzione dell’art. 79-bis nel Codice del Terzo Settore, dedicato al trattamento fiscale delle plusvalenze sui beni strumentali utilizzati dagli ETS.
Gli enti possono ora optare per una sospensione della tassazione delle plusvalenze, a condizione che i beni restino destinati alle attività di interesse generale o alle finalità solidaristiche previste dallo statuto.
La misura mira a favorire la stabilità patrimoniale degli enti e a evitare oneri fiscali penalizzanti in caso di riorganizzazioni o trasformazioni.
🏃♂️ SPORT DILETTANTISTICO
🔹 Maggiori soglie e chiarezza sui regimi agevolati
Il D.Lgs. 186/2025 interviene anche sullo sport dilettantistico, aggiornando la disciplina fiscale in linea con la riforma dello sport (D.Lgs. 36/2021).
Le principali novità riguardano:
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Allineamento e ampliamento delle attività che possono accedere alla Legge 398/1991 (regime forfetario agevolato per ASD e SSD);
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Innalzamento del limite dei proventi commerciali fino a 400.000 €, per garantire maggiore sostenibilità economica;
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Riconoscimento esplicito della connessione tra attività sportiva e finalità sociali, che permette alle ASD e SSD di restare nel perimetro degli enti non commerciali.
L’obiettivo è rendere più chiaro il confine tra attività istituzionali e attività commerciali connesse, evitando contestazioni fiscali e rafforzando il ruolo dello sport come strumento di inclusione e benessere.
💶 IVA, CRISI D’IMPRESA E NEUTRALITÀ FISCALE
🔹 Coordinamento generale delle norme fiscali
Oltre al Terzo Settore e allo sport, il D.Lgs. 186/2025 contiene un ampio capitolo di coordinamento fiscale.
Tra le novità principali:
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aggiornamento della disciplina delle sopravvenienze attive in ambito di crisi d’impresa;
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semplificazioni per la detrazione IVA e la tenuta della contabilità separata per gli enti che svolgono attività miste (istituzionali e commerciali);
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riconoscimento di una neutralità fiscale nei trasferimenti e nelle riorganizzazioni tra ETS o tra enti sportivi dilettantistici.
Queste misure rispondono all’esigenza di costruire un sistema tributario più coerente e meno frammentato, in cui le agevolazioni non siano viste come privilegi, ma come strumenti di sostegno al valore sociale prodotto dagli enti.
📍 Entrata in vigore e applicazione
Il decreto è entrato in vigore il 13 dicembre 2025, ma molte disposizioni — in particolare quelle sull’IVA e sui regimi agevolati — troveranno piena attuazione dal 1° gennaio 2026.
Gli enti iscritti al RUNTS e le associazioni sportive dilettantistiche potranno quindi continuare a operare con le regole attuali, beneficiando delle proroghe e delle nuove soglie introdotte.
🧩 In sintesi: le 5 novità chiave del D.Lgs. 186/2025
| Ambito | Novità principale | Effetto pratico |
|---|---|---|
| IVA | Proroga al 2036 dell’esclusione IVA per ETS e associazioni | Continuità operativa e semplificazione fiscale |
| Regimi forfetari | Nuova soglia 85.000 € per ODV e APS | Maggiore flessibilità e riduzione adempimenti |
| Beni strumentali | Introduzione art. 79-bis CTS | Tassazione sospesa delle plusvalenze |
| Sport dilettantistico | Ampliamento regimi e limiti a 400.000 € | Maggiore sostenibilità per ASD e SSD |
| Coordinamento fiscale | Armonizzazione IVA, ETS e crisi d’impresa | Chiarezza normativa e neutralità fiscale |
🗣️ Le reazioni del settore
Il mondo associativo ha accolto positivamente il provvedimento.
Le reti del Terzo Settore e del volontariato parlano di “una scelta di buon senso e di tutela della missione sociale”.
Anche i professionisti contabili e fiscali sottolineano come la proroga al 2036 eviti un “shock amministrativo” per decine di migliaia di associazioni, consentendo nel frattempo un confronto più ampio con Bruxelles per un’applicazione graduale della direttiva IVA.
🏛️ Conclusioni
Il D.Lgs. 186/2025 segna un passaggio importante nel processo di riforma fiscale del Terzo Settore e dello sport.
La proroga decennale sull’IVA, unita a soglie più alte e regimi semplificati, rappresenta una scelta di equilibrio: tutela la sostenibilità degli enti, incentiva la trasparenza e valorizza il ruolo sociale ed economico delle organizzazioni non profit.
Una riforma che, pur nella sua tecnicità, rafforza il principio cardine della sussidiarietà, ponendo il Terzo Settore al centro della coesione sociale e dello sviluppo sostenibile del Paese.
